Celebrata con le mimose, questa ricorrenza è nata per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo.
Non è chiara la nascita di questa giornata, infatti ci sono fonti che riportano erroneamente il caso dell’incendio di una fabbrica tessile secondo il quale l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton oCottons avvenuto nel 1908 a New York; oppure la manifestazione di San Pietroburgo del 1917 guidata da donne che rivendicavano la fine della guerra (Rivoluzione Russa di Febbraio) o via dicendo.
Sarà nel 1977 che l’ONU istituisce in questa data “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”.
Purtroppo però i casi di violenza sulle donne in Italia continuano a salire, sono stimate in quasi 7 milioni le donne italiane tra i 16 e i 70 anni che hanno subito nel corso della vita, dentro o fuori della famiglia, una forma di violenza, fisica o sessuale: donne uccise dai propri fidanzati o mariti, picchiate dai propri padri, seviziate dai compagni di classe.
Quanti sono i casi sul notiziario di donne che rincasando, si trovano fuori dalla porta di casa ex fidanzati gelosi magari armati, sconosciuti che si avvicinano mentre spengono il motore dell’auto nel garage? E’ ora di spegnere questa violenza e di mettere al sicuro le proprie mogli, madri e figlie.